Nostalgie

Nostalgia. Di uno scompartimento a 6 posti. Chiacchiere con perfetti sconosciuti, persone che tanto non rivedrai mai più, o forse si, su altre strade, in altri luoghi.

Nostalgia di un ascolto senza impegno e senza conseguenze, di ore sospese sulla linea continua delle rotaie, di stazioni affollate, saluti, abbracci, lacrime, valigie stracolme, occhi che seguono e si perdono all’orizzonte.

Nostalgia di luoghi non visti, avventure mai vissute, viaggi mai fatti, amori inseguiti e subito persi, e, solo per questo ancora vivi. Nostalgia di un tramonto d’estate, di un cielo tinto di rosso, di nuvole incendiate.Continua a leggere…

Il pescatore

Come ogni mattina Aldo si alzava di buon’ora. Si preparava un’abbondante colazione a base di uova al tegamino, pane e salsicce, beveva una buona tazza di caffè amaro e contemplava le nuvole dall’alto del suo quinto piano senza ascensore, quello da cui aveva guardato il mondo fin da quando stava dentro la culla e si arrampicava aggrappandosi alle sbarre tirate su senza che la madre se ne accorgesse. Era proprio da quelle sbarre, da quel quinto piano che aveva visto cadere la neve per la prima volta. O forse l’aveva semplicemente sognata, chi può dirlo… Del resto i ricordi dei bambini sono poltiglie di fantasia e realtà mixate al ritmo di una meraviglia mai sopita.Continua a leggere…